Lavorazioni
Le piante officinali di Natura14 sono coltivate e lavorate con passione, in modo naturale e senza l’uso di alcuna sostanza chimica!
Le lavorazioni sono effettuate tutte a mano e con piccoli attrezzi.
Coltivazione
La coltivazione delle piante officinali richiede conoscenza, esperienza e dedizione.
Si inizia con la lavorazione del terreno fatta in autunno per arrivare a primavera a preparare il terreno dove verrà fatta la piantumazione.
Nel frattempo però è necessario predisporre quanto necessario per l’irrigazione, rigorosamente a goccia, dato che ormai i periodi di siccità sono sempre più frequenti.
Molte delle piante officinali sono pluriennali, quindi una volta piantate durano per più anni, ma la loro crescita richiede anche due o tre anni per portare la pianta a regime.
Nella fase di crescita, in modo particolare, e per tutta la durata della loro vita, è necessario mantenere pulite le piante dalle erbe infestanti, fare in modo che possano crescere assorbendo tutti i nutrienti del terreno senza essere sopraffatte da altre piante.
Anno dopo anno si impara a conoscere ogni pianta ma soprattutto a conoscere l’ambiente in cui stanno crescendo, quel mix unico di terreno, umidità, nutrienti, calore, esposizione al sole, gelo e quant’altro che ogni luogo riserva. Ed è questo mix che va ad influire in modo significativo nelle caratteristiche della pianta e del suo prodotto.
Raccolta
La raccolta è un momento molto particolare ed intenso, anche dal punto di vista emotivo, dell’insieme delle lavorazioni delle piante officinali.
La raccolta si effettua nel “periodo balsamico”, il momento migliore e specifico per ogni pianta nel quale si ottiene la miglior qualità possibile e si porta a frutto tutto un anno di lavoro e di lavorazioni.
Durante la raccolta si entra a contatto diretto con la pianta, si respira il suo profumo, si formano mazzi di foglie e fiori, si cura la pianta nell’esserle grati per quanto sta dando.
In alcune piante si tagliano e raccolgono solo i fiori, in altre i rametti fioriti, in altre le foglie ed i fiori, secondo l’uso che se ne dovrà fare.
Distillazione
La distillazione della pianta si effettua con il metodo definito “in corrente di vapore”.
La pianta raccolta e selezionata viene posta all’interno del distillatore, ben compattata, dove prima di iniziare è stata messa una quantità d’acqua sufficiente per il processo di distillazione.
Attraverso il calore fornito alla base del distillatore si mette in moto il processo di evaporazione, che si ottiene e si mantiene attorno ai 100° di temperatura.
Il vapore viene condensato per l’attraversamento di una zona che viene raffreddata con lo scorrimento di acqua fresca. Ne escono l’olio essenziale e l’acqua aromatica. L’olio essenziale, più leggero dell’acqua, rimane in superficie e si riesce così a separare attraverso un procedimento di deposito in appositi contenitori in vetro. L’acqua aromatica, definita “idrolato”, mantiene una parte dei principi attivi che riescono a sciogliersi in acqua dandole caratteristiche uniche e particolari.
L’olio essenziale, dopo la fase di stabilizzazione e di separazione dall’acqua, viene travasato nei contenitori in vetro scuro di ‘maturazione’. Dovranno passare almeno due mesi perché possa prendere la fragranza finale e definitiva. Solo a questo punto potrà essere trasferito in boccette per l’utilizzo.
Essiccazione
L’essiccazione delle piante officinali permette di ottenere un prodotto usabile come infuso o tisana.
La pianta raccolta viene posta in piani di essiccazione in legno inseriti all’interno di una struttura protetta. L’essiccazione avviene in modo naturale sfruttando la temperatura estiva che si raggiunge all’interno dello stabile. Dopo alcuni giorno di essiccazione, secondo il tipo di pianta, con una temperatura tra i 30 ed i 35 gradi ed una umidità ambientale tra il 40 e il 55%, si procede in modo manuale alla sfogliatura, alla setacciatura ed allo stoccaggio in sacchi di conservazione. Successivamente si creano i sacchetti di prodotto destinati all’uso finale.